martedì 15 luglio 2008

Omotossicologia

L'OMOTOSSICOLOGIA

L'Omotossicologia, fondata da H.H. Reckeweg, analizza e studia il comportamento della malattia e provvede all’eliminazione delle "omotossine", ovvero delle tossine che danneggiano l’organismo umano. Tale metodo di cura mira a guarire l'individuo, nel vero senso del termine, basandosi sul principio della disintossicazione. L'Omotossicologia posiziona la malattia in una tabella di 6 fasi, e aiuta il corpo a riattivare le funzioni di eliminazione delle tossine tramite rimedi omotossicologici e, in caso, di danni cellulari, ripristina la struttura enzimatica cellulare.
L'Omotossicologia utilizza i progressi della medicina accademica quali le analisi mediche e gli esami diagnostici, fa largo impiego dei farmaci omeopatici (sia unitari che composti), e di altri rimedi ancora.
In pratica, la malattia è la reazione del corpo che si difende dalle omotossine con reazioni antitossiche. Le cure della medicina tradizionale "risolvono" il disturbo con una pastiglia, togliendo il sintomo ma non le tossine che lo hanno provocato.
I numerosi antibiotici, antipiretici, antidolorifici, usati troppo e spesso senza la reale necessità, bloccano l'eliminazione in atto facendo trasmigrare le tossine in altri tessuti dove, divenute più aggressive, possono fare maggiori danni, anche a livello cellulare. Questo avviene perché non fanno uscire in alcun modo le tossine che hanno scatenato la malattia, e quindi il malessere può ripresentarsi in seguito anche in forma diversa.
Reckeweg vide che la malattia rappresenta la lotta che il sistema immunitario di un organismo sostiene per combattere ed espellere i veleni che inquinano i tessuti umani. Quando vi è un eccesso di tossine (alimentazione sbagliata, intolleranze, abuso di medicinali, stress, ambiente, ecc.) il corpo si attiva per la loro espulsione che avviene tramite la pelle (eczema, herpes, eccessiva sudorazione, ..), il sistema respiratorio (rinite, sinusite, ..), l’apparato gastro-digerente (febbre, diarrea, ..), reni/fegato (cistite, calcoli, cirrosi,..).
Reckeweg distingueva 6 fasi di risposta antitossica:
umorali, le prime 3 fasi e sono reazioni abbastanza innocue in cui la guarigione arriva spesso in maniera spontanea: le tossine vengono neutralizzate ed eliminate mediante il processo infiammatorio.
cellulari, le altre 3 fasi comprendono malattie che ormai hanno provocato lesioni cellulari rendendo impossibile, o almeno molo improbabile l’autoguarigione. Secondo l’Omotossicologia, si arriva nell’ultima fase di questa tabella inerente i tumori (neoplasie), a causa di una continua soppressione con l’ausilio di medicinali, di questo lavoro di pulizia dell’organismo.

Rimedi Dr Reckeweg:

Dr.Reckeweg R 1 .............. Gocce anti infiammatorie
Dr. Reckeweg R 2 ..............Gocce d'oro – Essentia aurea
Dr. Reckeweg R 3 ..............Gocce cardiache
Dr. Reckeweg R 4 ..............Gocce anti-diarrea
Dr. Reckeweg R 5 ..............Gocce gastriche e del duodeno
Dr. Reckeweg R 6 .............. Gocce anti-influenza
Dr. Reckeweg R 7 .............. Affezioni epatiche e biliari
Dr. Reckeweg R 8 .............. Sciroppo contro la tosse
Dr. Reckeweg R 9 .............. Gocce contro la tosse
Dr. Reckeweg R 10 ............. Per il climaterio
Dr. Reckeweg R 11 ............. Contro malattie reumatiche-muscolari e
del disco intervertebrale

Dr. Reckeweg R 12 ............. Gocce anti-sclerosi
Dr. Reckeweg R 13 ............. Gocce contro le emorroidi
Dr. Reckeweg R 14 ............. Curativo dell'insonnia e delle nevrosi
Dr. Reckeweg Vita-C 15 ..... Sedativo
Dr. Reckeweg V-C 15 forte... Tonico
Dr. Reckeweg R 16 ............. Gocce contro l'emicrania
Dr. Reckeweg R 17 ............. Gocce anti-tumorali
Dr. Reckeweg R 18 ............. Malattie renali e della vescica
Dr. Reckeweg R 19 ............. Stimolante della funzione ghiandolare
per uomo

Dr. Reckeweg R 20 ............. Stimolante della funzione ghiandolare
per donna

Dr. Reckeweg R 21 ............. Gocce ricostituenti per la pelle
Dr. Reckeweg R 22 ............. Gocce contro nevrosi cardiache
Dr. Reckeweg R 23 ............. Gocce contro eczemi
Dr. Reckeweg R 24 ............. Gocce contro la pleurite ed infiammazioni
dei tessuti sierosi

Dr. Reckeweg R 25 ............. Per le affezioni della prostata
Dr. Reckeweg R 26 ............. Stimolante delle forze difensive
Dr. Reckeweg R 27 ............. Calcoli renali
Dr. Reckeweg R 28 ............. Disturbi femminili
Dr. Reckeweg R 29 ............. Gocce contro le vertigini
Dr. Reckeweg R 30 ............. Pomata universale
Dr. Reckeweg R 31 ............. Stimolante dell'appetito, antianemico in
gocce

Dr. Reckeweg R 32 ............. Iperidrosi
Dr. Reckeweg R 33 ............. Antiepilettico in gocce
Dr. Reckeweg R 34 ............. Gocce recalcificanti
Dr. Reckeweg R 35 ............. Gocce contro disturbi della dentizione
Dr. Reckeweg R 36 ............. Malattie nervose, ballo di S. Vito
Dr. Reckeweg R 37 ............. Rimedio contro coliche intestinali
Dr. Reckeweg R 38 ............. Affezioni addominali lato destro
Dr. Reckeweg R 39 ............. Affezioni addominali lato sinistro
Dr. Reckeweg R 40 ............. Terapia del diabete
Dr. Reckeweg R 41 ............. Curativo della nevrastenia sessuale
Dr. Reckeweg R 42 ............. Affezioni venose
Dr. Reckeweg R 43 ............. Gocce contro l'asma
Dr. Reckeweg R 44 ............. Contro l'ipotonia
Dr. Reckeweg R 45 ............. Rimedio per la laringe
Dr. Reckeweg R 46 ............. Reumatismo degli arti superiori
Dr. Reckeweg R 47 ............. Tutte la forme di isterismo
Dr. Reckeweg R 48 ............. Gocce per i polmoni
Dr. Reckeweg R 49 ............. Sinusite, catarri
Dr. Reckeweg R 50 ............. Dolori lombo-sacrali della donna
Dr. Reckeweg R 51 ............. Stati morbosi della tiroide
Dr. Reckeweg R 52 ............. Gocce contro il vomito
Dr. Reckeweg R 53.............. Contro l'acne ed eczemi
Dr. Reckeweg R 54 .............Disfunzioni cerebrali
Dr. Reckeweg R 55 .............Tutti i tipi di ferite
Dr. Reckeweg R 56 .............Vermifugo
Dr. Reckeweg R 57 .............Tonico per i polmoni
Dr. Reckeweg R 58 .............Gocce contro l'idropisia
Dr. Reckeweg R 59 .............Contro l'adiposità
Dr. Reckeweg R 60 .............Purifica il sangue
Dr. Reckeweg R 61 .............Pomata anti-reumatica
Dr. Reckeweg R 62 .............Morbillo
Dr. Reckeweg R 63 .............Gocce per disturbi circolatori
Dr. Reckeweg R 64 .............Gocce contro l'albuminuria
Dr. Reckeweg R 65 .............Contro la psoriasi
Dr. Reckeweg R 66 .............Contro l'aritmia cardiaca
Dr. Reckeweg R 67 .............Gocce per l'astenia circolatoria
Dr. Reckeweg R 68 .............Trattamento dell'Herpes zoster
Dr. Reckeweg R 69 .............Dolori intercostali
Dr. Reckeweg R 70 .............Contro le nevralgie
Dr. Reckeweg R 71 .............Gocce anti-sciatica
Dr. Reckeweg R 72 .............Per il pancreas
Dr. Reckeweg R 73 .............Gocce per le articolazioni
Dr. Reckeweg R 74 .............Contro l'enuresi
Dr. Reckeweg R 75 .............Gocce contro la dismenorrea
Dr. Reckeweg R 76 .............Gocce per trattamento dell'asma constituzionale
Dr. Reckeweg R 77 .............Gocce contro il vizio del fumo
Dr. Reckeweg R 78 .............Gocce per gli occhi
Dr. Reckeweg R 79 .............Disturbi circolatori


Medici

DR. UGHI CLAUDIO
Pediatra Clinica Pediatrica Ospedale Santa Chiara Pisa

PROF.VENTURA
Clinica Pediatrica Università di Trieste - Burlo Garofolo

PROF. ANTONIO CALABRO'
Presidente del Comitato Scientifico Clinica gastroenterologica Ospedale di Careggi

DR. VALLESE FRANCO
Pediatra - Livorno

DR.SSA MUMOLO GLORIA
Gastroenterologa Clinica Medica I Ospedale Santa Chiara Pisa

DR. LIONETTI PAOLO
Consulente comitato scientifico

COMITATO SCIENTIFICO costituito da A.I.C. Toscana

PROF. LUIGI GRECO
Cattedra di Gastroenterologia Pediatrica - II Policlinico di Napoli
Gruppo ricerca internazionale intolleranza al glutine

DR. ROBERT ANDERSON
Rricercatore presso il dipartimento di gastroenterologia dell'Università di Oxford

DR.SSA BARDELLA MARIA TERESA
Gastroenterologa Università di Milano, ricercatrice

DR. PIERMATTEO MARCO
Specialista in Ginecologia e Ostetricia. Fisiopatologia della Riproduzione.
Studio Medico Via March, 20 - Livorno - Tel. 0586 853612

La Celiachia

CHE COS'E' LA CELIACHIA?
La celiachia è una condizione patologica che consiste nell'intolleranza ad alcuni costituenti del glutine.

L'assunzione di glutine, cioè di alimenti contenenti anche piccole quantità di farina di grano, orzo, segale e farro provoca nei celiaci una serie di danni a carico dell'intestino con conseguente cattivo assorbimento dei nutrienti.

Successivamente al danno intestinale possono essere interessati anche altri organi e apparati. La costellazione dei disturbi che ne consegue è molto ampia e variabile. A lungo andare si può avere una compromissione, talora anche irreversibile, dell'accrescimento (nel bambino), dell'integrità ossea, dell'attività riproduttiva maschile e femminile, della sfera dell'umore ecc... Inoltre la celiachia si associa ad una maggiore frequenza di malattie autoimmunitarie (soprattutto diabete mellito insulino dipendente e tiroidite di Hashimoto) e di neoplasie e, in definitiva, ad una minore attesa di vita.

CHE COS'E' IL GLUTINE?
Il glutine è una proteina (o meglio, una miscela di proteine) contenuta in alcuni dei principali cereali: grano, segale, orzo e farro.

Il vantaggio derivante dalla presenza di glutine nella farina consiste nell'azione legante che questa sostanza esercita quando la farina viene impastata con l'acqua. Il termine 'agglutinazione' esprime proprio questa azione!

Altri importanti cereali sono privi di glutine: è il caso del riso e del mais.

In assenza di glutine la lavorazione della farina risulta molto più complessa, i risultati sono minori dal punto di vista dell'aspetto e della consistenza dei prodotti che ne derivano, si tratti di pane, di pasta o di pizza. Ed anche il sapore è diverso tanto che, per chi non è abituato, gli alimenti 'gluten free' possono risultare meno gradevoli.

COME SI MANIFESTA LA CELIACHIA?

La celiachia si manifesta in modo molto variabile:

- Le manifestazioni classiche, che interessano per lo più il bambino piccolo (< 3 anni) sono: diarrea cronica con malassorbimento, addome globoso, scarso accrescimento, anemia intrattabile, umore depresso.

- Altre manifestazioni, più frequenti nei ragazzi e negli adulti, sono: anemia non spiegabile, scarso accrescimento, tendenza alla stipsi ostinata o alla diarrea, dolori addominali ricorrenti, alterazioni dello smalto dentario, ritardo nello sviluppo sessuale, aborti ripetuti e gravidanze problematiche, menopausa precoce, dolori ossei e osteoporosi precoce, disturbi dell'umore ecc... Non sempre chi presenta i disturbi sopra elencati è celiaco, ma certamente può esserlo. Quindi, se certi disturbi non trovano spiegazione plausibile, è necessario escludere anche la celiachia. Spesso la celiachia non dà manifestazioni evidenti e viene scoperta casualmente a seguito di qualche esame del sangue o di una gastroscopia. Successivamente, quando il soggetto segue la dieta priva di glutine comincia ad avvertire un notevole benessere rispetto a prima. Capisce solo allora di essere stato malato!

CHE TIPO DI MALATO E' IL CELIACO?
Il celiaco è un soggetto intollerante al glutine. Egli può considerarsi malato soltanto se, e fintanto che, entra in contatto col glutine. Ma nel momento in cui allontana da sé questa sostanza, è un soggetto perfettamente sano. Questo 'ritorno alla salute' è generalmente immediato nel bambino; mentre nell'adulto può richiedere qualche tempo, necessario a superare il malessere derivante da una lunga esposizione alla sostanza per lui tossica.

MA ALLORA, IL CELIACO E' PROPRIO UN MALATO OPPURE NO?
Il celiaco è un soggetto sostanzialmente sano, che diventa malato se entra in contatto col glutine. In questo consiste la sua 'diversità'. In un contesto gastronomico che escludesse il glutine dalla tavola, la celiachia non esisterebbe. Per esempio in Cina, dove il cereale di riferimento è stato finora il riso, la celiachia è pressoché sconosciuta.

COME SI FA DIAGNOSI DI CELIACHIA?
La diagnosi di celiachia si fa seguendo un percorso oramai standardizzato che solitamente si svolge in tre tappe:

1) Sospetto clinico o appartenenza ad una categoria a rischio. Tutti i soggetti (adulti e bambini) che a giudizio del proprio medico hanno sintomi compatibili con la celiachia, dovrebbero fare degli accertamenti specifici. Questi accertamenti dovrebbero essere svolti sistematicamente dai parenti di primo grado dei celiaci, da soggetti affetti da malattie autoimmuni (tiroidite di Hashimoto, diabete di tipo I ecc.), da soggetti con Sindrome di Down e da appartenenti ad altre categorie particolarmente a rischio;

2) Sierologia. I soggetti di cui sopra dovrebbero effettuare un esame del sangue la cui positività fa sospettare fortemente la celiachia (senza dare la certezza);

3) Biopsia intestinale: si effettua nei soggetti risultati positivi al test sierologico. Ci dà, in positivo o in negativo, la certezza della diagnosi.

IL CELIACO E' UN DIVERSO?
La diversità del celiaco rientra tra quelle di cui mediamente ciascuno di noi è portatore: l'allergia al pelo di gatto, la pelle troppo chiara per esporsi al sole, l'incapacità di distinguere i colori ecc... Il vero problema della celiachia non sta tanto nel celiaco ma nel glutine, cioè nel contesto alimentare in cui il celiaco inevitabilmente si trova a vivere. Mentre chi è allergico al pelo di gatto eviterà di tenere un gatto in casa, chi ha la pelle delicata non farà le vacanze ai tropici e, infine, chi è daltonico non si illuderà di diventare vigile urbano, il celiaco si trova comunque, e suo malgrado, inserito in un ambiente ricco di glutine. La vera differenza sta in questo.

Da questa, che è una diversità banale e tutto sommato facilmente rimediabile, derivano una serie di problemi pratici che in certi casi possono essere vissuti come una grave limitazione, un marchio o, addirittura, un motivo di autoemarginazione.

CELIACI SI NASCE O SI DIVENTA?

Non si nasce celiaci; si nasce con la predisposizione a diventare celiaci. Questa predisposizione, che è di tipo genetico, si realizza quasi sempre purché, naturalmente, il soggetto entri in contatto col glutine. Se un soggetto predestinato alla celiachia non mangerà glutine per tutto l'arco della vita, non diventerà mai celiaco. Tuttavia, dal momento in cui il soggetto predisposto entra in contatto col glutine fino al momento in cui si verificano le tipiche lesioni intestinali, trascorre un periodo di tempo variabile che può andare da qualche settimana a molti anni. La lunghezza di questo intervallo di tempo dipende da fattori finora sconosciuti. Un soggetto divenuto celiaco, cioè intollerante al glutine, rimane tale per tutta la vita. Egli cioè può guarire completamente da tutti i suoi disturbi se si astiene dall'assumere glutine, ma immancabilmente ricade se entra in contatto nuovamente con questa sostanza.

LA CELIACHIA E' UNA CONDIZIONE EREDITARIA?
La celiachia è una condizione con una forte componente ereditaria, infatti la concordanza tra gemelli veri (cioè dotati di identico patrimonio genetico) è molto vicina al 100%.

Questo non significa che da un genitore celiaco debba per forza nascere un bambino celiaco. Infatti solo il 5-10% dei parenti di primo grado (genitori, figli, fratelli) dei celiaci è celiaco. Da notare che questa condizione colpisce più spesso le femmine dei maschi, con un rapporto di 2:1.

COME SI CURA LA CELIACHIA?

La celiachia si cura allontanando il glutine dal celiaco. In pratica, facendo una dieta priva di glutine, o 'gluten free diet' (GFD). I precetti più significativi della dieta priva di glutine sono tre:

1) Sostituire tutti gli alimenti basati sul grano, orzo, segale e farro con alimenti basati sul riso o sul mais. Pertanto pane, pasta, semola, biscotti, fette biscottate, dolci, fiocchi ecc. vengono preparati con queste farine gluten free. Poiché queste farine non contengono glutine, la loro lavorazione è più complessa, l'aspetto e la consistenza meno accattivanti, il sapore diverso da quello familiare a tutti;

2) Bandire tutti quegli elementi che, senza basarsi sulla farina, ne contengono ugualmente delle tracce. E' il caso di alcune marche di formaggi e salumi, in cui il glutine viene aggiunto in piccole quantità per accelerare il processo di stagionatura. E' il caso di alcune marche di gelati o di sughi pronti, in cui la farina viene aggiunta come addensante. Stesso discorso vale per alcuni farmaci per uso orale in cui la farina è presente come additivo.

3) Evitare accuratamente l'inquinamento ambientale degli alimenti gluten free. Infatti è inutile consumare pane gluten free se viene posto nella cestina del pane comune; oppure pasta gluten free se viene cotta nella pentola della pasta comune; oppure pizza gluten free se viene impastata da un pizzaiolo con le mani sporche di farina di grano. E a proposito di pizza, ricordiamo che anche la birra contiene glutine! Ma anche a questo è stato posto rimedio mediante la preparazione di apposita birra gluten-free, da poco tempo in commercio.

PERCHE' AUMENTA IL NUMERO DEI CELIACI?
Negli ultimi anni si fa un gran parlare di celiachia e molti di noi conoscono almeno un celiaco. Si ha l'impressione che il numero dei celiaci aumenti. In effetti il numero dei celiaci non aumenta; aumenta piuttosto il numero delle diagnosi.

Teniamo presente però che ben l'1% della popolazione è costituita da celiaci e che solo 1/10 di loro sanno di esserlo.

PERCHE' I CEREALI CONTENENTI GLUTINE SONO COSI' IMPORTANTI? PERCHE', SE SONO TOSSICI PER TANTE PERSONE, NON SI RINUNCIA AD ESSI?

E' probabile che se qualunque altra sostanza provocasse nell'1% della popolazione i danni che il glutine provoca nei celiaci, verrebbe bandita dall'alimentazione. Questo non vale per il grano o frumento, per motivi comprensibili che cercheremo di spiegare.

Come tutti gli alimenti attualmente in uso, sia di origine animale che vegetale, anche il frumento è derivato da progenitori molto diversi e meno... appetibili. Infatti, nel corso dei millenni l'uomo ha esercitato su tutte le piante commestibili (come sugli animali da allevamento) una forte pressione selettiva basata su successivi incroci e selezioni, al fine di migliorarne la resa, la resistenza alle condizioni avverse, le proprietà nutrizionali, l'edibilità. Ha cioè svolto, in modo rudimentale e con mezzi naturali, una vera e propria costante azione di ingegneria genetica.

I primi cereali per uso alimentare avevano dei chicchi che si staccavano dalla spiga (e dovevano essere raccolti uno per uno), erano di scarsa resa quantitativa, erano poveri di proteine e producevano una farina che non poteva essere cotta in pani ma solo in focacce friabili. Ma circa 11.000 anni fa, in una regione ben circoscritta del Medio Oriente (Area della Mezzaluna Fertile) si giunse alla produzione di un cereale, il triticum aestivum o frumento o grano, che cambiò radicalmente la vita dell'uomo. Infatti il grano formava grosse spighe cui i chicchi rimanevano adesi permettendo così una facile raccolta. Inoltre la farina che ne derivava conteneva una miscela di proteine (il glutine) che, oltre ad arricchirla nutrizionalmente, ne permetteva la panificazione.

Questo evento diede inizio ad un'era di prosperità per le popolazioni del Mediterraneo. La possibilità di mietere i chicchi di grano raccolti in una spiga (invece di dover raccogliere ciascun chicco caduto per terra al momento della maturazione), la possibilità di panificare grazie alla presenza del glutine nella farina, l'altissima resa del raccolto rispetto a quanto avveniva con precedenti varietà di cereali, tutto questo favorì la stanzialità, permise di soddisfare con una certa larghezza le necessità alimentari e distolse significative risorse di tempo e di ingegno dalla ricerca del cibo verso occupazioni più speculative. Permise cioè la nascita della civiltà mediterranea nostra progenitrice, motivo per cui i popoli occidentali legittimamente riconoscono nel grano il simbolo della prosperità e della civiltà.

Quindi è l'atavico rispetto per la spiga di grano (oltre che la squisitezza dei suoi derivati) il motivo per cui, comprensibilmente, il glutine rimane sulla nostra tavola anche se - lo sappiamo da pochi anni - è tossico per l'1% della popolazione.

I SOGGETTI NON CELIACI POSSONO MANGIARE GLI ALIMENTI GLUTEN FREE?
Certo che sì! La polenta, il risotto, la carne, il pesce, l'uovo, le castagne, le patate, la frutta (solo per fare alcuni tra le migliaia di esempi) sono tutti alimenti gluten-free!

Se poi ci si riferisce agli alimenti appositamente dedicati ai celiaci, quale pasta o pane preparati con farina senza glutine, anche questi possono essere mangiati da tutti. Ma non conviene, perché costano molto e non hanno nessun vantaggio alimentare per i non celiaci.

Fonte: celiachia.org

Negozi

BIOTIPICITA' Via Lopez 26/28 Livorno- Tel. 0586/814204
Prodotti biologici e privi di glutine,
Aloe.

VOLIANI P.zza della Repubblica Ang. via Buontalenti Livorno- Tel. 0586-888527 prodotti surgelati senza glutine della DS food e Joss.

BIO TRANSITO Via Catalani, 13 Rosignano Solvay - Tel. 0586/762952 Prodotti biologici e biodinamici, prodotti senza glutine

LE CATERINE TOSCANE Via Cucigliana Lorenzana 79/C Lavoria Crespina - Tel. 050-643999 - prodotti biologici a domicilio, prodotti per diete speciali, senza glutine, uova e zucchero.

BOTTEGONE ALPES Via Serristori, 19 - Livorno

CELIACHIA-FOOD
Piazza Sofia 28A Torino - Tel. 011/2467530

CELISTORE
Via Pantin 1 Scandicci (Fi) - Tel. 055/251435

ALIMENTA 2000 s.r.l.
Somma Vesuviana (Na) - Tel. 081/8932636

PASTICCERIA ROTA Snc
Genova Via Aldo Manuzio 20r - Tel. 010502789 - pasticceria fresca e secca, specializzati nella produzione senza glutine.

CELIMARKET Piazza di Vittorio 22 Stagno (Collesalvetti) - Tel. 0586-941645 celi.market@alice.it